La RIR ForestaOroVeneto

FORESTA ORO VENETO SI PRESENTA

Una rete innovativa regionale per la valorizzazione del patrimonio veneto forestale, che dal bosco evolve verso il prodotto legno, i derivati secondari, i beni e i servizi ecosistemici, la fruizione turistico ricreativa e la filiera energetica.
E’ stata riconosciuta con DGR n° 1747 del 02/11/2016 ai sensi della LR n. 13/2014

Il bosco può e deve diventare un’importante fonte di reddito, non può più essere considerato solo un bene pubblico, comune e gratuito, ma deve diventare un ecosistema di business, generatore di reddito.

L’approccio olistico della RIR permettere di aprire la tradizionale filiera del legno ad una contaminazione o esternalizzazione di esperienza in ambiti/settori diversi, anche contigui, ma storicamente poco integrati. Riposizionamento di filiera significa innanzitutto conoscere gli operatori che si muovono e che la formano; significa individuare i suoi punti deboli ma soprattutto i suoi punti forti; significa modellarne le dinamiche, individuando i flussi e i passaggi di trasformazione; significa cooperazione intra-filiera e inter-filiere che possa permettere di trattenere il valore aggiunto sul territorio. Tutto questo si concretizza grazie al progetto CORE-WOOD – Riposizionamento competitivo della filiera del legno.

Tra i vari ambiti d’azione della RIR FORESTA ORO VENETO, c’è la gestione intelligente del patrimonio forestale tramite la promozione dell’utilizzo sostenibile della risorsa bosco. Per farlo sviluppa ed implementa tecnologie e metodi innovativi per il monitoraggio ambientale e dei servizi offerti dal bosco, ciò si traduce nella ricerca di nuovi modelli di business e di soluzioni strategiche di riorganizzazione della wood-supply-chain veneta.

ECONOMIA CIRCOLARE | IMPIEGHI A CASCATA DEL LEGNO | PRODUCT-QUALITY-SCAN | COMFORT&LIVING | PATRIMONIO FORESTALE

Presentazione RIR.

Regolamento RIR.

Modulo iscrizione RIR.

I prodotti del bosco veneto

Legname di risonanza della Val Visdende → Il prestigio del legno d’abete della Val Visdende è conosciuto sin dai tempi della Serenissima che si riforniva dei tronchi cadorini per costruire Venezia. Per lungo tempo i boschi sono stati una fonte di reddito e ad oggi sono gestiti dalle istituzioni delle Regole. Una particolarità della vallata è la presenza della Picea excelsa fissilis, il cosiddetto Abete di Risonanza, che cresce solo in pochi boschi della Val Comelico, della Val di Fiemme e di Tarvisio.

Specie molto rara, viene usata da liutai per costruire la parte anteriore della cassa armonica di moltissimi strumenti a corda. L’origine della denominazione “risonanza” va ricercata nel fatto che una volta, quando non esistevano le strade forestali, il legno veniva portato a valle facendolo scorrere lungo canali pendenti detti risine costruiti con i tronchi. Durante il tragitto i tronchi, urtando le sponde delle risine, emettevano vibrazioni tali che i boscaioli distinguevano se il legno “cantava” oppure emetteva un suono secco e sordo. Ancora oggi i liutai frequentano questi boschi nei mesi invernali per scegliersi direttamente la pianta, così come fece lo stesso Stradivari.

Gestione forestale post-Vaia

In Centro-Europa il vento è la maggiore causa di danni forestali, oltre il 50% del totale, con una media di 38 milioni di m3 annui. I fattori determinanti sono le condizioni meteorologiche, condizioni stazionali, topografia e struttura del popolamento forestale.

Gli eventi estremi sono destinati ad aumentare sia in frequenza che in intensità, chiamando il comparto forestale ad un adattamento gestionale e ad una prontezza d’intervento straordinarie.

L’aumento della resilienza dei soprassuoli forestali significa una gestione pro-attiva, combinando produzioni legnosa e non-legnosa ad interventi di miglioramento della stabilità, anche sotto un’ottica di gestione del rischio idrogeologico e valanghivo – anch’essi all’ordine del giorno dei soggetti decisori e dei portatori d’interesse. Il bosco è quindi un asset da proteggere e gestire, ma è allo stesso tempo anche un sistema che da secoli protegge la viabilità, le abitazioni e le attività produttive, un vero e proprio fornitore di servizi integrati fondamentali specialmente in aree montane.

Che va a braccetto con gli schianti da vento c’è il bostrico tipografo (Ips typographus). In condizioni ottimali (primavera precoce, estate calda) questo coleottero xilofago può infatti dare vita a 3 generazioni in una sola stagione. Con il verificarsi di tale epidemia verrebbero raddoppiati gli effetti negativi del vento; non solo il legname a terra perderebbe rapidamente di valore, ma anche gli alberi sani in piedi verrebbero attaccati dal coleottero. Un maggio freddo come quello del 2019, con nevicate copiose anche a bassa quota, ha fatto sì che si siano limitati i danni da bostrico. Subito dopo Vaia il prezzo del legname da opera è crollato anche del 90%, oggi si assiste ad una risalita dei prezzi che fa ben sperare. La nota negativa è che purtroppo la gran parte dei cantieri forestali è stata affidata ad imprese non-locali (con qualche eccezione), soprattutto austriache, le quali porteranno fuori il tondame per processarlo nelle loro segherie o per venderlo direttamente a compratori internazionali.

CORE-WOOD

Progetto COREWOOD, aggiornamenti

Up-grade tecnologico dei processi di essicazione e sanificazione del legno presso la segheria F.lli Saviane di Pompeo S.r.l.

Grazie a Core-wood si è installato presso la suddetta segheria un innovativo impianto pilota bi-modale per l’essicazione e la sanificazione del legno. L’impianto è energeticamente autosufficiente e risponderà alle esigenze d’innovazione sostenibile nel settore della lavorazione del legname da opera locale e contribuirà a rendere più competitiva l’industria del legno veneto, grazie non solo all’aspetto produttivo ma anche a quello di ricerca e sviluppo nel settore della prima trasformazione del legno.

L’autosufficienza energetica viene raggiunta grazie all’implementazione di una caldaia il cui biocombustibile è ottenuto dagli scarti di lavorazione del legno. La sostenibilità energetica ed ambientale si combina inoltre alla necessità quanto mai attuale di disporre di dati di produzione per una gestione al massimo dell’efficienza: l’impianto fornirà informazioni sui parametri di processo che verranno ottimizzati per ottenere dei prodotti essiccati con caratteristiche ottimali per la loro destinazione d’uso.

Verranno condotti infatti controlli e ottimizzazione della qualità durante tutto il processo: dall’entrata dei tronchi alla valorizzazione energetica degli scarti. I parametri di processo verranno monitorati con cadenza regolare, e la relativa raccolta di campioni di legno da analizzare presso i laboratori del dip. TESAF permetterà non solo di definire le caratteristiche del processo ottimale da applicare alle caratteristiche dei tronchi in entrata nella segheria, ma anche una ricerca sperimentale finalizzata al miglioramento continuo della qualità dei prodotti legnosi veneti.

Smart living match making event

News ed eventi dal mondo legno: SAVE THE DATE

12/06/2019: ForestaOroVeneto partecipa all’evento SMART LIVING MATCH MAKING EVENT

 

La RIR ForestaOroVeneto partecipa all’incontro SMART LIVING MATCH MAKING EVENT in programma il 12 giugno, organizzato dalle reti innovative dell’area SMART LIVING con il supporto di UNIVENETO e in coordinamento con Regione Veneto, creato allo scopo di informare le imprese e i ricercatori delle RIR e iniziare a predisporre progetti sul prossimo bando regionale “Aggregazioni”.

Invitiamo tutti gli aderenti alla RIR a partecipare a questo importante evento.

 

Per scaricare il programma.

E’ consigliata l’iscrizione utilizzando il seguente link.