15 LUGLIO 2020 – DOLOMITI CHANNEL SU YOUTUBE

Il legno in edilizia: tutti i pregi diretti e indiretti

 

Realizzare moduli prefabbricati sanitari, veloci da costruire ed utilizzare, ricollocabili e multi-funzione. In legno ovviamente. E’ questo il progetto che è stato presentato ufficialmente martedì 14 luglio dal Consorzio Progetto Legno Veneto.

“Non solo – spiega il segretario del Consorzio, Piero Balanza – pensiamo che sia possibile ed attuabile anche la riqualificazione di edifici esistenti, come vecchi ospedali dismessi, tramite esoscheletro (in pratica una struttura esterna in legno, n.d.r.) capace di migliorare le performance strutturali ed energetiche della struttura. La stessa Regione Veneto ha dovuto riattivare, causa Covid-19, vecchi ospedali dismessi. Noi crediamo che il legno possa dare una mano, in questa come in tante altre situazioni.”

Perché il legno? “Perché il settore edilizio è uno dei principali responsabili delle emissioni di CO2 in atmosfera. Nel 2018 la produzione globale di cemento ha rilasciato in atmosfera 4,1 miliardi di tonnellate di CO2 e solo in Italia il settore delle costruzioni e demolizioni produce ogni anno 57 milioni di tonnellate di rifiuti, tra i più impattanti a livello ambientale. Oltre alle emissioni di gas serra e alla produzione di rifiuti, poi, c’è da considerare l’impatto dell’edilizia sul consumo permanente di suolo. In Veneto, nel triangolo tra Padova, Venezia e Treviso, si arriva a quasi il 50% della superficie occupata da insediamenti abitativi o produttivi.”

 

Da qui il vostro progetto che si inserisce nel più ampio filone dell’economia circolare. “Certamente, il nostro progetto Life parte proprio dalla considerazione che  negli ultimi anni, in Italia, si è assistito ad un processo di concentrazione dei servizi sanitari pubblici in poli ospedalieri di medie/grandi dimensioni, liberando strutture ospedaliere locali di grandi volumi che, nella migliore delle ipotesi, hanno continuato ad offrire servizi ambulatoriali di prossimità; queste strutture, in pochi anni, hanno progressivamente evidenziato però ammaloramenti per mancanza di manutenzione ordinaria e straordinaria. Col legno possiamo riadattarli alle nuove necessità.”

Cosa è e di cosa si occupa il vostro Consorzio? “Progetto Legno Veneto (www.legnoveneto.it/) è un consorzio costituito nel 2012 con l’obiettivo di sostenere e favorire lo sviluppo della filiera del legno proveniente da boschi e foreste del Veneto. Operiamo in tutto il territorio regionale, ed in particolare nelle zone collinari e montane del Bellunese, delle Prealpi Trevigiane, dell’Altopiano dei Sette Comuni e della Lessinia, tentando, con un lavoro di squadra, di coinvolgere gli operatori della filiera.”

Quanto sono i vostri associati ed in quali ambiti lavorano? “Attualmente abbiamo una ventina di aziende, dai proprietari di superfici forestali, compresi enti pubblici e Regole, a imprese boschive, segherie per la prima lavorazione, carpenterie, costruttori di serramenti, falegnami, produttori di giochi in legno per bambini da collocare in aree esterne di parchi pubblici, ecc. I Soci provengono prevalentemente dalle due aree a maggior vocazione forestale della Regione Veneto, le province di Belluno e Vicenza.”

Di cosa vi occupate? “Sosteniamo le imprese del comparto e vogliamo essere un interlocutore credibile nei confronti del sistema istituzionale, elaborando proposte utili, durante i processi legislativi, a favore del sistema economico, attraverso lo sviluppo delle attività di settore, al fine di poter raggiungere una sempre maggiore competitività.”

In pratica? “Il Consorzio studia, analizza ed elabora specifici progetti ed attività tecnico-funzionali in ordine all’utilizzo del prodotto legno, anche e soprattutto nel settore delle costruzioni. Partecipiamo ad eventi fieristici e promozionali; promuoviamo le attività dei soci, anche alla luce dei cambiamenti socio-economici dovuti agli eventi climatici, non ultimo la tempesta Vaia, che stanno rivoluzionando completamente i termini di approvvigionamento di legname locale. Tutto per valorizzare la filiera del legno.”

Perché Legno Veneto? “Perché siamo una regione importante, dal punto di vista del sistema economico, ma anche infrastrutturale e logistico, che ci rendono una delle aree più importanti non solo in Italia, ma anche in Europa. Una regione dove inoltre si trova legno di qualità, soprattutto in Comelico. Ed allora perché non valorizzarlo? Abbiamo i numeri, ad esempio, per competere con l’Austria, anche se tecnologicamente ed organizzativamente loro sono più avanti.”

Come? “Rispondendo all’appello che ha fatto Roberto De Pol qualche giorno fa proprio sul Corriere delle Alpi. ‘Per quanto riguarda il legname del Comelico – sostiene De Pol – spero si riesca in futuro a fare quello che non si è riusciti a fare in passato; ovvero fare squadra e valorizzare un bene come il legno sui cui si può costruire un’intera economia.’ Noi diciamo: il Consorzio Legno Veneto c’è, lavoriamo tutti insieme su questo progetto.”

Articolo di Stefano Vietina pubblicato dal Corriere delle Alpi del 14 luglio 2020