PROGETTO SCA.LE-UP_ RELAZIONE Incontro con “Unità Operativa Economia Circolare e Ciclo dei Rifiuti” dell’ARPAV – Dipartimento Regionale Rischi Tecnologici e Fisici

Il progetto SCA.LE-UP_Utilizzo innovativo degli scarti lignei, scaturisce dall’esigenza dell’industria del legno di valorizzare i propri scarti/residui di lavorazione, altrimenti detti sottoprodotti. Il progetto è finanziato dal programma della Regione Veneto POR FESR – Azione 1.1.1 Ricerca industriale. Hanno collaborato allo studio il Dipartimento TESAF e il Consorzio Legno Veneto congiuntamente alla Rete Innovativa Regionale Foresta Oro Veneto.

L’incontro si è svolto in modalità online il giorno 30 aprile 2021, con lo scopo di avviare un processo di dialogo con gli enti preposti al controllo in materia ambientale e quindi in materia di rifiuti e di qualità dell’aria. In Regione Veneto tale competenza è di responsabilità dell’ARPAV – Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto, Unità Operativa Economia Circolare e Ciclo dei Rifiuti.

In particolare lo scopo del colloquio è stato quello di approfondire la tematica relativa alla valorizzazione degli scarti legnosi generati durante i processi produttivi afferenti alla filiera del legno, dalle biomasse forestali all’ingegnerizzazione del legno passando per le segherie. I processi di produzione e lavorazione del legno ingegnerizzato (vedasi per es. i pannelli CLT – Cross Laminated Timber) generano infatti una cospicua quantità di residui, il quale a causa del suo seppur minimo contenuto di colla non può essere valorizzato.

Tale problema non è certo nuovo nella filiera del legno; l’Agenzia Regionale viene chiamata spesso dagli enti preposti nella gestione dell’iter in materia di gestione dei rifiuti (generalmente le Province), per rilasciare pareri circa le richieste prevalentemente di falegnamerie, che decidono di valorizzare il proprio residuo di lavorazione. Per poter fare questo le aziende devono richiedere il permesso al trattamento dei rifiuti, iter che va avviato presso le Province di competenza.

Sia le prove di combustione che le analisi chimiche fisico-meccaniche eseguite sulle bricchette prodotte dagli scarti sopracitati consentirebbero di classificare il prodotto in classe A1, in riferimento alla normativa specifica UNI EN ISO 17225-3.

In data 31/03/2021 è stato consegnato il campione di bricchette da legno prelevato presso l’azienda partner del progetto presso la società INNOVHUB – Stazione sperimentale per l’Industria S.R.L., Area combustibili la quale ha messo a disposizione un impianto per l’esecuzione di prove esplorative di combustione per il rilevamento dei parametri di emissione del materiale.

I risultati medi di combustione (rif. 13 % O2) durante le prove sono stati confrontati con i risultati ottenuti nel corso di prove precedenti sul medesimo apparecchio nelle quali sono stati utilizzati campioni di legna vergine di faggio come combustibile.

Come si evince dalla tabella, i risultati ottenuti durante le prove di combustione sono sempre inferiori, ad eccezione dei valori di NOx i quali sono comunque paragonabili, ai risultati ottenuti nello stesso apparecchio dalla combustione di legna vergine di faggio.

  Unità di misura Bricchette di scarti di legno ingegnerizzato Confronto tra le bricchette di scarti di legno ingegnerizzato vs. legna vergine di faggio Legna vergine di faggio
Ia prova del 12/04/2021 IIa prova del 12/04/2021
CO mg/Nm3 13 % O2 629 569 < 2822
TOC 23,9 14,5 < 335
NOX 128 123 = 119
PM 66,3 54,0 < 230

PROGETTO CORE-WOOD -> Risultati Conclusivi – Essicazione Innovativa

Si è concluso il progetto di ricerca promosso dalla RIR ForestaOroVeneto/Consorzio Legno Veneto. Il progetto ha affrontato i nodi strategici e più critici della filiera del legno, proponendo una serie di azioni concrete per superare le varie problematiche.

Una tra queste è l’installazione di un impianto bi-modale per l’essiccazione/sanificazione del legname semilavorato WP2 – AT2.1.

Dalle analisi effettuate risulta che l’efficienza energetica del sistema in oggetto richiede un’energia termica specifica per ciclo che è circa il 50% di quella di un essiccatoio; se si considera il contributo dell’impianto FV il risparmio complessivo di energia totale (termica + elettrica) potrà variare dal 70 a 90% in funzione della durata del ciclo di essiccazione.

La durata media del ciclo di essiccazione dell’abete con 70% di umidità risulta essere di circa 8 giorni per raggiungere l’umidità del 12%.

Circa il 77% dell’energia elettrica utilizzata per il ciclo pilota è stata garantita dalla produzione dell’impianto fotovoltaico, la restante parte è stata prelevata dalla rete.

In conclusione, tutti gli obiettivi dell’AT 2.1 “Laboratorio per lo Studio degli impegni a cascata del legno”

sono stati conseguiti come da progetti iniziale; in corso d’opera è nata l’opportunità di realizzare anche il

prototipo dell’essiccatoio alimentato da energia rinnovabile, quindi un ulteriore e significativo risultato

conseguito.

WEBINAR – IL MERCATO DEL LEGNO OGGI

La situazione attuale dell’improvviso notevole aumento dei prezzi e la scarsa disponibilità del semilavorato hanno spinto il Gruppo di Coordinamento del Legno costituito nell’ambito del Centro Consorzi-Scuola del Legno-Consorzio Legno Veneto di Sedico, ad avviare un’importante indagine di comparto. Sono state chieste agli operatori della filiera alcuni dati e informazioni di mercato per comprendere le dinamiche in atto. Da un lato infatti si registra la difficoltà dei proprietari forestali che segnalano un calo vertiginoso del prezzo del tondame (fatto che spesso rende le operazioni di taglio e allestimento non remunerative), dall’altro le ditte costruttrici e le carpenterie che lanciano l’allarme per problemi di difficoltà di reperimento dei semilavorati, dell’allungamento dei tempi di consegna e l’aumento dei prezzi schizzati alle stelle (anche +50%). Anche dopo un confronto con imprenditori di settore austriaci e tedeschi, è emerso che i proprietari e le carpenterie d’oltralpe manifestano gli stessi problemi.

Dal sondaggio di cui sopra, che ha ottenuto un buon riscontro, vista l’ampia partecipazione di imprese (hanno risposto ca. 40 ditte in due settimane), sono emersi dati molto interessanti, accompagnati peraltro da valutazioni particolarmente preoccupanti e che tracciano chiaramente gli effetti delle dinamiche di mercato globale, dei problemi connessi ai dazi doganali e della supply-chain interrotta a causa della pandemia Covid-19. Tale situazione conferma ciò che il Consorzio Legno Veneto afferma da tempo, ovvero che l’affrancamento e lo sviluppo della filiera del legno locale è diventata una priorità inderogabile e non più prorogabile. Nel ringraziare tutte le aziende partecipanti all’indagine, il Gruppo di Coordinamento del Legno conferma che il 28 maggio 2021 verranno presentati i risultati del sondaggio, tramite un webinar dalle ore 10.30 alle 12.30, che sarà il punto di partenza per azioni e proposte da attuare nell’immediato per contrastare le problematiche sopracitate. Per il collegamento al webinar il link per l’iscrizione è il seguente: https://forms.gle/Bc9wiu6iGKGodGEF8

 

Scarica la locandina dell’evento: https://drive.google.com/file/d/140knNH2rBLq3u0ml2ppK_P4FHr_wxzp9/view?usp=sharing

VALORIZZAZIONE DEL MAESTRO ARTIGIANO E DELLA BOTTEGA SCUOLA

Il Consorzio Legno Veneto, in questi giorni, sta approfondendo i contenuti della Legge Regionale n. 34 del 8/10/2018 “Norme per la tutela, lo sviluppo e la promozione dell’artigianato veneto” e della D.G.R. n. 1458 del 03/11/ 2020 riguardante l’individuazione dei criteri e delle modalità per l’attribuzione del titolo di maestro artigiano. Questi innovativi provvedimenti contengono la revisione organica della disciplina dell’artigianato e si pongono l’obiettivo di “promuovere l’attrattività del territorio veneto per favorire l’insediamento e lo sviluppo delle imprese artigiane ai fini dello sviluppo e della continuità d’impresa, della piena valorizzazione del capitale umano e del sostegno all’occupazione”.

“La continuità d’impresa, in particolare, viene agevolata dall’introduzione della figura del maestro artigiano e della bottega scuola che valorizzano il ruolo dell’artigiano come soggetto portatore di un patrimonio di conoscenze ed esperienze da salvaguardare e trasmettere alle future generazioni. Relativamente al riconoscimento del titolo di maestro artigiano è previsto che sia attribuito, su richiesta dell’interessato, dalla struttura regionale competente in materia di artigianato al titolare dell’impresa artigiana ovvero al socio lavoratore della stessa. La norma, al riguardo, individua i criteri e le modalità per l’assegnazione del titolo, sulla base di requisiti minimi, relativi ad una adeguata anzianità professionale maturata in qualità di titolare o socio lavoratore dell’impresa artigiana, nonché ad una elevata attitudine all’insegnamento del mestiere”.

“Il titolo non costituisce un riconoscimento meramente simbolico, essendo previsto che il medesimo possa essere utilizzato, affiancato al nome dell’impresa, sull’insegna e sul logo aziendale. È previsto altresì l’inserimento del maestro artigiano in un elenco regionale dedicato, nonché l’annotazione del riconoscimento nell’Albo delle Imprese Artigiane tenuto dalle Camere di Commercio Industria Artigianato ed Agricoltura competenti per territorio; l’iscrizione all’ Albo ai sensi dell’art. 9 è, come noto, condizione sostanziale per la concessione delle agevolazioni a favore delle imprese artigiane.   E’ stabilito, infine, che le imprese ove opera un maestro artigiano possano essere individuate come botteghe scuola ed essere riconosciute, nel rispetto della vigente normativa, anche nell’ambito dell’alternanza scuola lavoro, attività che da decenni molte imprese del settore legno stanno attuando in collaborazione con la Scuola del Legno del Centro Consorzi di Sedico (BL).

SOTTOSCRITTA LA CONVENZIONE CON LA LIBERA UNIVERSITA’ DI BOLZANO – CORSO DI LAUREA PROFESSIONALIZZANTE IN INGENERIA IN LEGNO

Nell’ambito delle attività programmate per lo sviluppo della filiera del legno nel territorio veneto e più specificatamente in quello bellunese, il Consorzio Legno Veneto – Rete Innovativa Regionale Foresta Oro Veneto –  e la Scuola del Legno del Centro Consorzi di Sedico (BL)  hanno sottoscritto recentemente un accordo di partenariato con la Libera Università di Bolzano Facoltà di Scienze e Tecnologie, per favorire l’inserimento di giovani in percorsi di formazione integrata fino alla laurea professionalizzante che intendano dedicare i loro studi alle materie di sviluppo del comparto legno. In particolare è stata prevista una collaborazione per promuovere appunto il corso di laurea professionalizzante L-9 in Ingegneria del Legno e l’individuazione di aziende della filiera del legno che possano ospitare studenti e studentesse della Libera Università di Bolzano per tirocini curricolari ed extracurricolari. Il Centro Consorzi/Scuola professionale del Legno in quanto SFP, garantirà invece un’offerta formativa ampliata, mettendo scolari e scolare, al termine del percorso formativo, nelle condizioni di poter scegliere tra il lavoro in azienda e il proseguimento degli studi al fine di conseguire la maturità e proseguire poi anche a livello universitario. Infine, in tale contesto, il Consorzio Progetto Legno Veneto potrà nel tempo avvalersi della disponibilità a lungo termine di tecnici specializzati laureati.

Nello specifico il percorso formativo della laurea professionalizzante in Ingegneria del Legno prevede l’acquisizione di competenze riguardanti le caratteristiche fisiche e funzionali del legno, dei semilavorati, dei prodotti e sottoprodotti, arredo e artigianato, edilizia in legno (prefabbricazione, logistica di cantiere, prestazioni energetiche e di comfort, prestazioni strutturali e sismiche, prestazioni antincendio), processi di trattamento e lavorazione, sistemi e impianti, automazione industriale, logistica interna ed esterna, LCA (riuso, riciclo, recupero), contratti, appalti, sicurezza, gestione-pianificazione e controllo, informatizzazione e BIM, disegno tecnico, misure e prove meccaniche e termiche, documentazione tecnica, certificazione, normativa, sotto servizi di stabilimento, energia. In tale percorso di formazione integrata il ruolo degli Istituti Superiori è ovviamente fondamentale sia per presentare agli studenti del quinto anno la possibilità di intraprendere la specializzazione nelle materie di cui sopra, sia  per dare un’opportunità ai ragazzi della Scuola del Legno, dopo la quarta,  di accedere al quinto anno di un Istituto Superiore per conseguire il Diploma di istruzione secondaria di II° grado e quindi creando le condizioni per accedere successivamente agli studi universitari. Al riguardo si sta quindi proponendo anche una collaborazione con gli Istituti Superiori per creare prospettive per il futuro, anche occupazionali, partendo proprio dalla formazione dei giovani interessati alle problematiche del legno e delle sue molteplici destinazioni.

FIERA E FESTIVAL DELLE FORESTE 2021 – CANSIGLIO

Anche quest’anno il Consorzio Legno Veneto parteciperà nel mese di settembre 2021 alla 3^ edizione della Fiera & Festival delle Foreste che verrà organizzata tutta in Cansiglio con la regia  del Comitato Tecnico Scientifico  di Longarone Fiere, Boster Nord Est e Veneto Agricoltura.

Come già avvenuto nel 2020, purtroppo, è necessario tener conto delle restrizioni imposte dalla gestione della pandemia Covid-19, il che rende particolarmente impegnativa la pianificazione dell’evento da parte dell’organizzazione. Infatti è stato deciso che, l’edizione 2021, oltre al potenziamento della diffusione in digitale, si svolgerà in Cansiglio, all’aperto per la parte relativa ai cantieri dimostrativi e per l’esposizione della meccanizzazione forestale e nell’hangar ex-militare per lo svolgimento dei convegni, workshop, laboratori indirizzati al mondo istituzionale, associativo, della formazione e ricerca.

Il Gruppo di Coordinamento Legno di Sedico quest’anno si propone di attuare un’iniziativa pratico-interattiva con un mirato evento tecnico. Il tema dal titolo “Edifici multipiano in legno: l’esperienza europea del progetto BIGWOOD” sarà incentrato sugli edifici multipiano in legno. Verrà svolto un workshop, di presentazione del progetto “INTERREG IT-AUT BIGWOOD”, con eventuale partecipazione dei partner di progetto,  ovvero i rappresentanti del Corso di Laurea Professionalizzante in Ingegneria del Legno della Libera Università di Bolzano ed il gruppo degli austriaci della proHolz Tirol e dell’Università di Innsbruck. Durante l’evento sarà montato ed esibito il mock-up (modello) in scala 1:5 di un edificio multipiano realizzato dalla Scuola del Legno del Centro Consorzi, con la simultanea esposizione di un corollario di relazioni tecniche, dal taglio molto pratico, relative alle costruzioni in legno di grosse volumetrie.

BIGWOOD – MOCKUP 1:20

Anche i lavori di realizzazione del mock-up 1:20 procedono spediti. Ormai la struttura principale del modellino realizzato con stampa laser e stampante 3D è praticamente ultimata.

Gli edifici in legno vedono un trend in crescita in tutto il mondo e si sono già affermati dal punto di vista ecologico. Nel settore dell’edilizia a più piani, tuttavia, in tutto il paese la fiducia nel legno come materiale da costruzione è ancora molto limitata. Il progetto “Bigwood” si concentra infatti sulla creazione di una rete sovraregionale per superare i pregiudizi e le barriere che esistono contro l’edilizia multipiano e di grandi volumi in legno.

Per saperne di più su BIGWOOD https://bigwood.projects.unibz.it/

Per seguire gli aggiornamenti del progetto https://www.facebook.com/BigwoodInterreg

 

Tra le attività che vengono portate avanti nell’ambito del progetto vi è la progettazione e la realizzazione, a carico di Centro Consorzi, di due modellini, uno in scala 1:5 e uno 1:20. Al FabLab toccherà invece la parte di realizzazione del modello 1:20, mentre la Scuola del Legno è coinvolta nel processo di ideazione, progettazione e realizzazione del modello più grande in scala 1:5. Il modello dovrà rappresentare le principali tecniche costruttive sotto l’aspetto strutturale dell’edilizia in legno. Lo stesso verrà presentato durante la 3^ edizione della Fiera & Festival delle Foreste che si terrà in Cansiglio con la regia  di Longarone Fiere e Boster Nord Est .

Per saperne di più su BIGWOOD https://bigwood.projects.unibz.it/

Per seguire gli aggiornamenti del progetto https://www.facebook.com/BigwoodInterreg

COMPLETATI I CORSI PER OPERATORI FORESTALI PER ISCRIZIONE ALL’ALBO REGIONALE

Nel periodo invernale 2020/2021 il Centro Consorzi con il dott. D’Incà Gabriele, in collaborazione con il Consorzio Legno Veneto, ha organizzato due nuovi corsi  base e avanzato per operatori forestali per l’ottenimento dell’idoneità tecnico–professionale necessaria al conseguimento del “nuovo patentino forestale” per l’iscrizione all’Albo di cui alla DGR n. 296 del 15/3/2016 e del Decreto n. 84 del 24/5/2016, dopo i primi tre effettuati già dal 2016 al 2019 in Cansiglio,  a San Vito di Cadore ed in Comelico. Nonostante le avverse condizioni meteo del mese di dicembre 2020 e di inizio gennaio 2021 e le copiose nevicate, combinate alle limitazioni dovute al contenimento dell’emergenza Covid-19, i corsi si sono svolti regolarmente anche se con necessarie modifiche ai calendari prefissati per consentire lo svolgimento delle prove pratiche in bosco per l’addestramento degli allievi iscritti. I partecipanti giovani boscaioli sono stati 10 per il corso base ed avanzato finanziato dall’AVEPA e 6 per il secondo corso costituito da un gruppo di boscaioli già esperti provenienti da fuori regione.

Un ringraziamento particolare ai docenti della parte teorica dott. Giuseppe Menegus, dott. Enrico De Martini, dott. Giorgio Pielli e dott. Francesco De Stefanis, ai docenti delle lezioni di addestramento in bosco Giacomo Filippo Pronello, Pietro Matteo Pronello e Aurelio Faggio, unitamente al coordinatore del corso dott. Antonio Bortoluzzi ed ai responsabili di Veneto Agricoltura in Cansiglio che hanno concesso i lotti per le prove pratiche.  Il sincero ringraziamento va esteso anche alla dott.ssa Isabella Pasutto, al dott. Gianmaria Sommavilla e al dott.  Ruggero Ciotti della Direzione ADG e Foreste U.O. Foreste e Selvicoltura della Regione Veneto per il sostegno e la piena collaborazione offerta per la miglior riuscita dei corsi, nonchè per il supporto nella fase di espletamento degli esami. In futuro sono programmati altri corsi rivolti agli addetti del settore forestale per la loro qualifica e prevenzione della sicurezza nell’uso di attrezzature specifiche (es. teleferiche, verricelli, trattori, escavatori, ecc.).

L’ECONOMIA CIRCOLARE ITALIANA PER IL NEXT GENERATION EU

L’ECONOMIA CIRCOLARE ITALIANA PER IL NEXT GENERATION EU

 

La Fondazione Symbola pubblica il dossier sull’economia circolare in Italia in rapporto al piano d’investimenti senza precedente del Next Gewneration EU. Si riporta sotto un estratto del CS. Il dossier interno è disponibile su richiesta direttamente sul sito della Fondazione.

“20 marzo 2021. L’Italia è il paese europeo con la più alta percentuale di riciclo sulla totalità dei rifiuti pari al 79% con una incidenza più che doppia rispetto alla media UE e ben superiore a tutti gli altri grandi paesi europei (la Francia è al 56%, il Regno Unito al 50%, la Germania al 43%). Non solo.

L’Italia è anche uno dei pochi paesi europei che dal 2010 al 2018 – nonostante un tasso di riciclo già elevato – ha comunque migliorato le sue prestazioni (+8,7%). Nel riciclo industriale delle cosiddette frazioni riciclabili classiche (acciaio, alluminio, carta, vetro, plastica, legno, tessili) ed è il paese europeo con la maggiore capacità di riciclo anche in valore assoluto, superiore alla stessa Germania.

A differenza di altri grandi paesi europei, l’Italia è un importatore netto di materie seconde ed ha esportazioni molto contenute sia di plastiche che di carta. L’intera filiera del riciclo – dalla raccolta alla preparazione fino al riciclo industriale – in termini economici ed occupazionali, vale complessivamente oltre 70 miliardi di euro di fatturato, 14,2 miliardi di valore aggiunto e oltre 213.000 occupati. Il recupero di materia nei cicli produttivi permette un risparmio annuo pari a 23 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio e a 63 milioni di tonnellate di CO2. L’insieme delle emissioni di CO2eq evitate (dirette e indirette) attraverso il riciclo di materia operato in Italia vale l’85% delle emissioni dirette di gas climalteranti generate dalla produzione elettrica dell’Italia (63 Mt di CO2eq dal riciclo contro 74,5 Mt CO2eq dalla produzione elettrica 2020).

Il sistema cartario è uno dei settori industriali leader nell’economia circolare, nell’uso di risorse rinnovabili e nella capacità di riciclo. Riciclo, economia circolare e uso di materiali rinnovabili rappresentano uno strumento fondamentale anche per conseguire obbiettivi di risparmio energetico e di riduzione delle emissioni di CO2 come raccontiamo nel dossier “L’economia circolare italiana per il Next Generation EU” realizzato da Fondazione Symbola e Comieco. Il dossier è stato introdotto questa mattina dai portavoce del Manifesto di Assisi Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola, Padre Enzo Fortunato, direttore Sala Stampa del Sacro Convento di Assisi, con la partecipazione del Ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani. Hanno partecipato Catia Bastioli, Amministratore Delegato Novamont; Duccio Bianchi Fondatore Ambiente Italia; Innocenzo Cipolletta Presidente ASSONIME; Carlo Montalbetti Direttore Generale Comieco; Girolamo Marchi Presidente della Federazione Carta e Grafica, Maria Cristina Piovesana Vicepresidente Confindustria con delega alla sostenibilità; Luca Ruini Presidente Conai; Francesco Starace Amministratore Delegato Enel; Patrizia Toia Vicepresidente Commissione per l’industria, la ricerca e l’energia Parlamento Europeo. Ha coordinato i lavori Paola Pierotti, Architetto, giornalista PPAN.”

Versione integrale disponibile al seguente link:

https://www.symbola.net/wp-content/uploads/2021/03/ComunicatoStampa20Marzo2021Symbola_Comieco-002NEW.pdf

SINERGIE TRA IL SISTEMA DELLE IMPRESE DEL SETTORE LEGNO-ARREDO ED IL MONDO DELLA FORMAZIONE

SINERGIE TRA IL SISTEMA DELLE IMPRESE DEL SETTORE LEGNO-ARREDO ED IL MONDO DELLA FORMAZIONE

(scuole professionali, istituti tecnici e corsi universitari in ingegneria del legno)

Il Consorzio Legno Veneto ha avviato un’attività di indagine e monitoraggio sull’andamento occupazionale nel comparto legno del Veneto. La situazione generale notoriamente, è condizionata dalle negative dinamiche sociali ed economiche mondiali dovute alla diffusione dell’epidemia del Covid-19, che sta inevitabilmente e profondamente modificando la vita di ogni persona e delle imprese, aggravando quotidianamente i dati del grave recesso in atto. Ciononostante si registrano delle indicazioni in controtendenza – come riportato da fonti statistiche e da stampa specializzata – per quanto riguarda il settore legno-arredo.  Infatti appare sufficientemente chiara la “tenuta di comparto e l’interesse dei mercati verso i prodotti manifatturieri made in Italy che ovviamente necessitano di figure imprenditoriali, di tecnici, di maestranze e manodopera sempre più specializzata, capace di lavorare il legno e con capacità nell’uso di macchine a controllo numerico e software di ultima generazione”. È quindi evidente la necessità di creare e/o consolidare i presupposti per un coordinamento che integri la filiera industriale e la formazione specialistica nel comparto legno-arredo. A tal riguardo il Consorzio Legno Veneto intende mettere a sistema aziende e scuole del territorio tramite possibili collaborazioni con istituti professionali, istituti tecnici e università; in particolare con quest’ultime che possano offrire corsi di laurea professionalizzanti in Ingegneria del Legno, rappresentando quindi uno sbocco per i giovani che intendono intraprendere un’attività di alto profilo nel settore legno e nel suo utilizzo in edilizia.

Il Consorzio Legno Veneto tramite le proprie aziende associate è, in tal senso, disponibile a valutare la possibilità di avviare stage, progetti di ricerca e conseguentemente opportunità occupazionali per giovani qualificati, diplomati e/o laureati, il tutto tramite progetti condivisi con le citate Scuole Professionali, gli Istituti Tecnici e con i Corsi Universitari specifici. Va evidenziato che, allo scopo, è all’approvazione del Consiglio di Facoltà la convenzione di partenariato con la Libera Università di Bolzano per il corso di laurea professionalizzante L-9 in Ingegneria del Legno.