Venetonight – Presentazione risultati progetto Core-Wood (POR FESR 2019-2020)

Sono stati presentati i prototipi in scala dei progetti dimostratori realizzati nell’ambito del progetto Core-Wood. L’occasione è stata l’evento Venetonight a Padova, organizzato dall’Università di Padova con la collaborazione di vari soggetti del territorio attivi nella ricerca. Come nelle scorse edizioni si sono svolte interviste, laboratori, giochi, incontri, visite guidate per il pubblico di ogni età, exhibit interattivi.

Il Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale, grazie all’iniziativa del Prof. Umberto Turrini e del suo staff, ha dedicato una buona parte dello stand alla presentazione di pannelli esplicativi e prototipi stampati in gesso che descrivono i risultati della ricerca del progetto CORE-WOOD (POR FESR 2014-2020). La presentazione ha riscosso un ottimo successo di pubblico.

Incontro con Consorzio di Tutela del “Morone” e Castagno del Feltrino

Il Consigliere del Consorzio Legno Veneto Pozza Enrico con il segretario Piero Balanza, nei primi giorni di ottobre 2019, ha incontrato a Feltre (BL) i rappresentanti del Consorzio di Tutela del “Morone” e Castagno del Feltrino accogliendo l’invito a partecipare alla 14^ edizione del Concorso Gastronomico Nazionale sul Castagno che si terrà nei giorni 08-09-10/11/2019 a Seren del Grappa (BL).

Il programma dell’evento, oltre al Concorso, prevede anche mostre a tema di carattere nazionale, attività didattiche per gli studenti di ogni ordine e grado, una mostra mercato di prodotti tradizionali del territorio bellunese, nonché incontri informativi e culturali sulla castanicoltura da frutto e di conoscenza più generale della gestione della selva castanile. Il Consorzio Legno Veneto, impegnato nel territorio regionale con le proprie aziende associate, ha deciso quindi di collaborare e di essere partner dell’organizzazione con la proposta di un convegno per promuovere l’uso del legno di castagno locale, antico e prezioso materiale che racchiude in sé una storia secolare.

ccastagne consorzio legno venetoQuesta manifestazione, si auspica possa essere utile occasione per continuare nella positiva azione di valorizzazione dell’utilizzazione del legno, in questo caso di castagno, favorendo la sensibilizzazione dell’ opinione pubblica verso una rinnovata attenzione a questo settore. La conoscenza, in particolare, del legno di castagno e dei suoi frutti è infatti fondamentale per capire l’importanza di tale essenza e delle implicazioni legate alle sue diverse forme di gestione dal punto di vista socio-economico, ambientale e paesaggistico.

La possibilità di ricavare assortimenti legnosi di varie dimensioni e qualità, destinabili a molteplici impieghi (peraltro tradizionalmente radicati nella nostra cultura), rende infatti il castagno una risorsa rinnovabile degna di particolare attenzione e in grado di rispondere agli attuali criteri di sostenibilità ed affidabilità.

Partecipazione all’evento “Winter Soco Wood”

I Consiglieri del Consorzio Legno Veneto Giovanna Fongaro, Giustino Mezzalira con il segretario, nei primi giorni di ottobre 2019, hanno incontrato a Grisignano di Zocco (VI) i rappresentanti dell’Antica Fiera del Soco srl. aderendo ad un cordiale invito di partecipare all’evento “Winter Soco Wood” che si terrà nei giorni 29/11-1/12/2019 organizzato dallo stesso ente Antica Fiera. Come precisato dall’Amministratore Unico dell’Antica Fiera del Soco srl. Signor Casarotto Marco da sempre tale società organizza l’omonima fiera di settembre presso il Comune di Grisignano di Zocco, ma dal 2018 ha iniziato a sviluppare una nuova iniziativa legata al mondo del legno: il Winter Soco Wood.

Questo evento che dura un weekend (quest’anno dal 29 novembre al 1 dicembre) intende promuovere il mondo del legno in tutti i suoi aspetti e incentivare le persone all’uso di questo facendone conoscere storia, usi e le varie applicazioni. Inoltre nasce con un approccio solidale con la volontà di aiutare il territorio dell’altopiano dopo la sciagura ambientale dell’autunno 2018 (uragano Vaia).

Il Consorzio Legno Veneto, impegnato nel territorio regionale con le proprie aziende del settore, ha deciso quindi di collaborare e di essere partner dell’organizzazione con la possibile realizzazione di un convegno per promuovere l’uso del legno soprattutto locale, antico e prezioso materiale che racchiude in sé non solo la storia delle costruzioni del Veneto, ma rappresenta anche la tradizione di un lavoro che da secoli ha caratterizzato l’impegno di proprietari boschivi, di imprese forestali, segherie, carpenterie, falegnami veneti, ecc.

Presentazione di CORE-WOOD durante il Festival & Fiera delle Foreste

Il Consorzio Legno Veneto, nell’ambito delle attività di promozione e divulgazione delle azioni previste nel progetto CORE WOOD della Rete Innovativa Regionale FORESTA ORO VENETO, ha accolto con convinzione e determinazione la proposta del Comitato Tecnico Scientifico promotore della 1^ edizione del Festival & Fiera delle Foreste, tenutosi nei giorni 14 e 15 settembre 2019 nei padiglioni di Longarone Fiere, di partecipare all’evento con un proprio stand ed organizzando un work shop sui primi risultati di “Attuazione del progetto Core Wood”.
La presenza e l’impegno del Consorzio Legno Veneto, in collaborazione con la Scuola del Legno del Centro Consorzi, è stata apprezzata dagli organizzatori e dai visitatori che nei due giorni hanno frequentato la Fiera. Anche gli operatori di settore hanno avuto modo di esprimere il plauso per il lavoro svolto dai responsabili del Consorzio, soprattutto nella mattinata di domenica 15 settembre a termine del convegno a cui hanno presenziato più di 40 persone.

L’evento culturale proposto si è articolato con una serie di interessanti e qualificati interventi tra cui quello del Presidente del Consorzio Progetto Legno Veneto Sig. Enzo Bozza che ha spiegato da dove nasce il progetto Core Wood, la sua mission e le finalità, il prof. Raffaele Cavalli Direttore TESAF unitamente alla dott.ssa Michela Zanetti dell’Università degli Studi di Padova che hanno presentato i termini di collaborazione dell’Ateneo ed i contenuti scientifici del progetto, il dr. Enrico Cancino coordinatore del progetto che ha descritto l’articolazione del Core Wood e l’attività ad oggi svolta; sono intervenuti come testimoni di esperienze positive vissute nell’ambito della Regola di Costa del Comelico il consigliere regoliero Gianni Petrizzoli, il dott. Emiliano Oddone di Dolomiti Project ed infine la dott.ssa Viviana Ferrario Presidente Fondazione Centro Studi Transfrontaliero del Comelico Sappada
Ha portato il saluto del Centro Consorzi il Direttore dott. Michele Talo.

Durante i due giorni del Festival, il Centro Consorzi ha organizzato un sondaggio finalizzato all’analisi della percezione, da parte di un ampio pubblico, del valore aggiunto di un prodotto o semilavorato fabbricato con legno proveniente da una foresta veneta.

 

Lo stand del RIR e del Consorzio Legno Veneneto

piero balanza consorzio legno veneto

Somministrazione del questionario

consorzio legno veneto fiera

Video-clip dalla filiera del legno in Veneto

Tra le importanti attività promosse dalla RIR, c’è quella della promozione degli operatori della filiera veneta del legno. L’idea si è trasformata in realtà grazie all’iniziativa del soggetto coordinatore della RIR, il Consorzio Legno Veneto, il quale con il prezioso aiuto della ditta bellunese Diecielode, ha visitato e intervistato le imprese della filiera legno.

Al link potete trovare il canale youtube dove guardare i video Canale Youtube CLV.

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I prodotti del bosco veneto

Legname da opera

Legname da costruzione: Larice della Val di Zoldo → Il Larice di Zoldo è una pregiata essenza utilizzata per pavimenti, mobili, serramenti e anche in ediliza (per maggiori informazioni sull’essenza info@legnoveneto.it)

Il larice è una conifera anomala, perde infatti le foglie (aghi) in autunno. Questo si rispecchia anche nel suo bellissimo legno, che si presenta molto duro e resistente.  Il legno del larice comune è conosciuto fin dall’antichità per la sua durata e robustezza. Per la facile lavorazione, il suo bel colore rosso intenso, è apprezzato nei lavori di falegnameria, specie per gli esterni. Immerso in acqua, diviene resistentissimo. Come altre conifere, dalla resina si estrae la trementina (trementina di Venezia). Da sempre le popolazioni alpine hanno sfruttato il suo legno, è molto noto in Valle d’Aosta, in Trentino, in Alto Adige e nel bellunese il fatto di utilizzare come materiale da costruzione delle case il legno di questa conifera e addirittura intagliare un tipo di tegola di lunga durata per i tetti (in alcune vallate detta Schindola, Schindel o Scandola).

Progetto CORE-WOOD, aggiornamenti

Sistemi di rilevazione dei difetti del legno

Match di aziende e Università. Grazie alla RIR e al progetto CORE-WOOD il mondo produttivo e la ricerca si incontrano, definendo necessità, risolvendo criticità, innovando. Nella WP2 questo match mira all’innovazione dei prodotti e processi di trasformazione del legno.

Questa azione vede l’implementazione, presso le aziende Novalegno e Artuso Legnami, di tecnologie scanner tra loro differenti atte a effettuare verifiche automatizzate su processi e prodotti. Grazie a CORE-WOOD presso le due aziende viene acquisito e implementato uno scanner per rispondere alle esigenze di qualità e competitività industriali. Lo scanner servirà alla rilevazione dei difetti del legno.

Affinché la filiera foresta-legno ritorni ad essere competitiva, è necessario migliorare qualitativamente e quantitativamente il prodotto legno e investire nell’automazione di processi e nell’innovazione di prodotto.
In particolare, il materiale legno presenta una serie di difetti che, a seconda dell’uso, ne possono compromettere la percezione estetica (es. presenza alterazioni cromatiche quali macchie o presenza di differenziazione anomala del durame) e le caratteristiche tecniche (es. crepe, deformazioni, nodi morti, ecc).

La nuova infografica di Core-wood.

L’obiettivo del Dip. TESAF dell’Università degli Studi di Padova in questa seconda fase di sviluppo dell’azione 2.3 del progetto CORE-WOOD è lo studio del riciclaggio differenziato dei prodotti scartati dopo il passaggio attraverso lo scanner. In particolare, trattandosi di legno vergine, gli scarti sono stati caratterizzati al fine di una loro valorizzazione energetica studiando l’apporto dei singoli difetti alle diverse caratteristiche del biocombustibile solido legno.
L’obiettivo dello Studio Gallian, Artuso Legnami srl e Novalegno srl, è stato quello di analizzare le prestazioni delle tecnologie avanzate introdotte nel processo (automazioni avanzate e scanner per la rilevazione della difettosità del legno), soprattutto in termini di efficientamento del processo ed eliminazione del grado di “difettosità” del prodotto finito.

I prodotti del bosco veneto

Legname di risonanza della Val Visdende → Il prestigio del legno d’abete della Val Visdende è conosciuto sin dai tempi della Serenissima che si riforniva dei tronchi cadorini per costruire Venezia. Per lungo tempo i boschi sono stati una fonte di reddito e ad oggi sono gestiti dalle istituzioni delle Regole. Una particolarità della vallata è la presenza della Picea excelsa fissilis, il cosiddetto Abete di Risonanza, che cresce solo in pochi boschi della Val Comelico, della Val di Fiemme e di Tarvisio.

Specie molto rara, viene usata da liutai per costruire la parte anteriore della cassa armonica di moltissimi strumenti a corda. L’origine della denominazione “risonanza” va ricercata nel fatto che una volta, quando non esistevano le strade forestali, il legno veniva portato a valle facendolo scorrere lungo canali pendenti detti risine costruiti con i tronchi. Durante il tragitto i tronchi, urtando le sponde delle risine, emettevano vibrazioni tali che i boscaioli distinguevano se il legno “cantava” oppure emetteva un suono secco e sordo. Ancora oggi i liutai frequentano questi boschi nei mesi invernali per scegliersi direttamente la pianta, così come fece lo stesso Stradivari.

Gestione forestale post-Vaia

In Centro-Europa il vento è la maggiore causa di danni forestali, oltre il 50% del totale, con una media di 38 milioni di m3 annui. I fattori determinanti sono le condizioni meteorologiche, condizioni stazionali, topografia e struttura del popolamento forestale.

Gli eventi estremi sono destinati ad aumentare sia in frequenza che in intensità, chiamando il comparto forestale ad un adattamento gestionale e ad una prontezza d’intervento straordinarie.

L’aumento della resilienza dei soprassuoli forestali significa una gestione pro-attiva, combinando produzioni legnosa e non-legnosa ad interventi di miglioramento della stabilità, anche sotto un’ottica di gestione del rischio idrogeologico e valanghivo – anch’essi all’ordine del giorno dei soggetti decisori e dei portatori d’interesse. Il bosco è quindi un asset da proteggere e gestire, ma è allo stesso tempo anche un sistema che da secoli protegge la viabilità, le abitazioni e le attività produttive, un vero e proprio fornitore di servizi integrati fondamentali specialmente in aree montane.

Che va a braccetto con gli schianti da vento c’è il bostrico tipografo (Ips typographus). In condizioni ottimali (primavera precoce, estate calda) questo coleottero xilofago può infatti dare vita a 3 generazioni in una sola stagione. Con il verificarsi di tale epidemia verrebbero raddoppiati gli effetti negativi del vento; non solo il legname a terra perderebbe rapidamente di valore, ma anche gli alberi sani in piedi verrebbero attaccati dal coleottero. Un maggio freddo come quello del 2019, con nevicate copiose anche a bassa quota, ha fatto sì che si siano limitati i danni da bostrico. Subito dopo Vaia il prezzo del legname da opera è crollato anche del 90%, oggi si assiste ad una risalita dei prezzi che fa ben sperare. La nota negativa è che purtroppo la gran parte dei cantieri forestali è stata affidata ad imprese non-locali (con qualche eccezione), soprattutto austriache, le quali porteranno fuori il tondame per processarlo nelle loro segherie o per venderlo direttamente a compratori internazionali.

CORE-WOOD

Progetto COREWOOD, aggiornamenti

Up-grade tecnologico dei processi di essicazione e sanificazione del legno presso la segheria F.lli Saviane di Pompeo S.r.l.

Grazie a Core-wood si è installato presso la suddetta segheria un innovativo impianto pilota bi-modale per l’essicazione e la sanificazione del legno. L’impianto è energeticamente autosufficiente e risponderà alle esigenze d’innovazione sostenibile nel settore della lavorazione del legname da opera locale e contribuirà a rendere più competitiva l’industria del legno veneto, grazie non solo all’aspetto produttivo ma anche a quello di ricerca e sviluppo nel settore della prima trasformazione del legno.

L’autosufficienza energetica viene raggiunta grazie all’implementazione di una caldaia il cui biocombustibile è ottenuto dagli scarti di lavorazione del legno. La sostenibilità energetica ed ambientale si combina inoltre alla necessità quanto mai attuale di disporre di dati di produzione per una gestione al massimo dell’efficienza: l’impianto fornirà informazioni sui parametri di processo che verranno ottimizzati per ottenere dei prodotti essiccati con caratteristiche ottimali per la loro destinazione d’uso.

Verranno condotti infatti controlli e ottimizzazione della qualità durante tutto il processo: dall’entrata dei tronchi alla valorizzazione energetica degli scarti. I parametri di processo verranno monitorati con cadenza regolare, e la relativa raccolta di campioni di legno da analizzare presso i laboratori del dip. TESAF permetterà non solo di definire le caratteristiche del processo ottimale da applicare alle caratteristiche dei tronchi in entrata nella segheria, ma anche una ricerca sperimentale finalizzata al miglioramento continuo della qualità dei prodotti legnosi veneti.