
Il bosco può diventare un’importante fonte di reddito a condizione che siano poste le basi giuridiche, economiche e sociali affinché questo si concretizzi: non può più essere considerato solo un bene pubblico, comune e gratuito, ma deve diventare un ecosistema di business, generatore di reddito.
La Comunità Europea si sta muovendo da anni nella direzione di interpretare il bosco come una risorsa economica importante, non solo per quanto riguarda l’utilizzazione classica quale materia prima, ma anche del suo ecosistema. I dati ci indicano una grande potenzialità: in Europa il patrimonio boschivo è in aumento, nel Veneto si preleva annualmente solo il 30-33% dell’incremento.
E’ noto come oggi non si può più parlare di una sola filiera forestale legata alla produzione, ma risulta più corretto parlare di un sistema forestale che dal bosco evolve verso il prodotto legno, i beni e i servizi ecosistemici, la fruizione turistico ricreativa, e non per ultima quella energetica. Pertanto il sistema legato alla risorsa forestale, coinvolge competenze scientifiche, tecnologiche, industriali, mercantili e culturali fortemente differenziate e interessa aspetti biologici (biodiversità, capacità riproduttiva ecc.), selvicolturali e agronomici (sostenibilità produttiva e ambientale), ecologici (protezione del suolo e del territorio) e tecnologici (caratteristiche qualitative e comportamentali del legno, tecnologie innovative, nuovi materiali, macchine e utensili, ecc.).
Nonostante il Veneto sia un grande trasformatore di legname, con un saldo fortemente positivo, il patrimonio boschivo è sottoutilizzato, sia in termini di apporti qualitativi e quantitativi all’industria di trasformazione della materia prima, sia nell’ambito dei servizi ambientali e turistici-ricreativi-sportivi-culturali connessi, dove ci sono ancora ampi spazi di miglioramento e di imprenditorialità.
In questo scenario prende forma la visione della rete innovativa ForestaOroVeneto, che pone al centro la valorizzazione di un patrimonio forestale di eccellenza europea, e la necessità di un orientamento multifunzionale che consideri vari aspetti:
• la biodiversità indispensabile per garantire un equilibrio all’ecosistema;
• il legno ad uso industriale/materiale a costruzione;
• il legno come fonte energetica;
• il bosco come elemento dell’offerta turistica;
• il bosco come fonte alimentare;
• la tutela del paesaggio.
Quest’approccio olistico permettere di aprire la tradizionale filiera del legno ad una contaminazione o esternalizzazione di esperienza in ambiti/settori diversi, anche contigui, ma storicamente poco integrati. “Disposizioni operative per il riconoscimento della rete innovativa regionale” Legge Regionale 30 maggio 2014, n. 13, articoli 4 e 6 Rete Innovativa Regionale riconosciuta con DGR n°1747 del 02/11/2016 (20/05/2017).