Progetto CORE-WOOD, aggiornamenti
Sistemi di rilevazione dei difetti del legno
Match di aziende e Università. Grazie alla RIR e al progetto CORE-WOOD il mondo produttivo e la ricerca si incontrano, definendo necessità, risolvendo criticità, innovando. Nella WP2 questo match mira all’innovazione dei prodotti e processi di trasformazione del legno.
Questa azione vede l’implementazione, presso le aziende Novalegno e Artuso Legnami, di tecnologie scanner tra loro differenti atte a effettuare verifiche automatizzate su processi e prodotti. Grazie a CORE-WOOD presso le due aziende viene acquisito e implementato uno scanner per rispondere alle esigenze di qualità e competitività industriali. Lo scanner servirà alla rilevazione dei difetti del legno.
Affinché la filiera foresta-legno ritorni ad essere competitiva, è necessario migliorare qualitativamente e quantitativamente il prodotto legno e investire nell’automazione di processi e nell’innovazione di prodotto.
In particolare, il materiale legno presenta una serie di difetti che, a seconda dell’uso, ne possono compromettere la percezione estetica (es. presenza alterazioni cromatiche quali macchie o presenza di differenziazione anomala del durame) e le caratteristiche tecniche (es. crepe, deformazioni, nodi morti, ecc).
La nuova infografica di Core-wood.
L’obiettivo del Dip. TESAF dell’Università degli Studi di Padova in questa seconda fase di sviluppo dell’azione 2.3 del progetto CORE-WOOD è lo studio del riciclaggio differenziato dei prodotti scartati dopo il passaggio attraverso lo scanner. In particolare, trattandosi di legno vergine, gli scarti sono stati caratterizzati al fine di una loro valorizzazione energetica studiando l’apporto dei singoli difetti alle diverse caratteristiche del biocombustibile solido legno.
L’obiettivo dello Studio Gallian, Artuso Legnami srl e Novalegno srl, è stato quello di analizzare le prestazioni delle tecnologie avanzate introdotte nel processo (automazioni avanzate e scanner per la rilevazione della difettosità del legno), soprattutto in termini di efficientamento del processo ed eliminazione del grado di “difettosità” del prodotto finito.