L’ECONOMIA CIRCOLARE ITALIANA PER IL NEXT GENERATION EU

L’ECONOMIA CIRCOLARE ITALIANA PER IL NEXT GENERATION EU

 

La Fondazione Symbola pubblica il dossier sull’economia circolare in Italia in rapporto al piano d’investimenti senza precedente del Next Gewneration EU. Si riporta sotto un estratto del CS. Il dossier interno è disponibile su richiesta direttamente sul sito della Fondazione.

“20 marzo 2021. L’Italia è il paese europeo con la più alta percentuale di riciclo sulla totalità dei rifiuti pari al 79% con una incidenza più che doppia rispetto alla media UE e ben superiore a tutti gli altri grandi paesi europei (la Francia è al 56%, il Regno Unito al 50%, la Germania al 43%). Non solo.

L’Italia è anche uno dei pochi paesi europei che dal 2010 al 2018 – nonostante un tasso di riciclo già elevato – ha comunque migliorato le sue prestazioni (+8,7%). Nel riciclo industriale delle cosiddette frazioni riciclabili classiche (acciaio, alluminio, carta, vetro, plastica, legno, tessili) ed è il paese europeo con la maggiore capacità di riciclo anche in valore assoluto, superiore alla stessa Germania.

A differenza di altri grandi paesi europei, l’Italia è un importatore netto di materie seconde ed ha esportazioni molto contenute sia di plastiche che di carta. L’intera filiera del riciclo – dalla raccolta alla preparazione fino al riciclo industriale – in termini economici ed occupazionali, vale complessivamente oltre 70 miliardi di euro di fatturato, 14,2 miliardi di valore aggiunto e oltre 213.000 occupati. Il recupero di materia nei cicli produttivi permette un risparmio annuo pari a 23 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio e a 63 milioni di tonnellate di CO2. L’insieme delle emissioni di CO2eq evitate (dirette e indirette) attraverso il riciclo di materia operato in Italia vale l’85% delle emissioni dirette di gas climalteranti generate dalla produzione elettrica dell’Italia (63 Mt di CO2eq dal riciclo contro 74,5 Mt CO2eq dalla produzione elettrica 2020).

Il sistema cartario è uno dei settori industriali leader nell’economia circolare, nell’uso di risorse rinnovabili e nella capacità di riciclo. Riciclo, economia circolare e uso di materiali rinnovabili rappresentano uno strumento fondamentale anche per conseguire obbiettivi di risparmio energetico e di riduzione delle emissioni di CO2 come raccontiamo nel dossier “L’economia circolare italiana per il Next Generation EU” realizzato da Fondazione Symbola e Comieco. Il dossier è stato introdotto questa mattina dai portavoce del Manifesto di Assisi Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola, Padre Enzo Fortunato, direttore Sala Stampa del Sacro Convento di Assisi, con la partecipazione del Ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani. Hanno partecipato Catia Bastioli, Amministratore Delegato Novamont; Duccio Bianchi Fondatore Ambiente Italia; Innocenzo Cipolletta Presidente ASSONIME; Carlo Montalbetti Direttore Generale Comieco; Girolamo Marchi Presidente della Federazione Carta e Grafica, Maria Cristina Piovesana Vicepresidente Confindustria con delega alla sostenibilità; Luca Ruini Presidente Conai; Francesco Starace Amministratore Delegato Enel; Patrizia Toia Vicepresidente Commissione per l’industria, la ricerca e l’energia Parlamento Europeo. Ha coordinato i lavori Paola Pierotti, Architetto, giornalista PPAN.”

Versione integrale disponibile al seguente link:

https://www.symbola.net/wp-content/uploads/2021/03/ComunicatoStampa20Marzo2021Symbola_Comieco-002NEW.pdf

SINERGIE TRA IL SISTEMA DELLE IMPRESE DEL SETTORE LEGNO-ARREDO ED IL MONDO DELLA FORMAZIONE

SINERGIE TRA IL SISTEMA DELLE IMPRESE DEL SETTORE LEGNO-ARREDO ED IL MONDO DELLA FORMAZIONE

(scuole professionali, istituti tecnici e corsi universitari in ingegneria del legno)

Il Consorzio Legno Veneto ha avviato un’attività di indagine e monitoraggio sull’andamento occupazionale nel comparto legno del Veneto. La situazione generale notoriamente, è condizionata dalle negative dinamiche sociali ed economiche mondiali dovute alla diffusione dell’epidemia del Covid-19, che sta inevitabilmente e profondamente modificando la vita di ogni persona e delle imprese, aggravando quotidianamente i dati del grave recesso in atto. Ciononostante si registrano delle indicazioni in controtendenza – come riportato da fonti statistiche e da stampa specializzata – per quanto riguarda il settore legno-arredo.  Infatti appare sufficientemente chiara la “tenuta di comparto e l’interesse dei mercati verso i prodotti manifatturieri made in Italy che ovviamente necessitano di figure imprenditoriali, di tecnici, di maestranze e manodopera sempre più specializzata, capace di lavorare il legno e con capacità nell’uso di macchine a controllo numerico e software di ultima generazione”. È quindi evidente la necessità di creare e/o consolidare i presupposti per un coordinamento che integri la filiera industriale e la formazione specialistica nel comparto legno-arredo. A tal riguardo il Consorzio Legno Veneto intende mettere a sistema aziende e scuole del territorio tramite possibili collaborazioni con istituti professionali, istituti tecnici e università; in particolare con quest’ultime che possano offrire corsi di laurea professionalizzanti in Ingegneria del Legno, rappresentando quindi uno sbocco per i giovani che intendono intraprendere un’attività di alto profilo nel settore legno e nel suo utilizzo in edilizia.

Il Consorzio Legno Veneto tramite le proprie aziende associate è, in tal senso, disponibile a valutare la possibilità di avviare stage, progetti di ricerca e conseguentemente opportunità occupazionali per giovani qualificati, diplomati e/o laureati, il tutto tramite progetti condivisi con le citate Scuole Professionali, gli Istituti Tecnici e con i Corsi Universitari specifici. Va evidenziato che, allo scopo, è all’approvazione del Consiglio di Facoltà la convenzione di partenariato con la Libera Università di Bolzano per il corso di laurea professionalizzante L-9 in Ingegneria del Legno.