Il Consorzio Legno Veneto ha incontrato il dr. Nicola Dall’Acqua nuovo Direttore di Veneto Agricoltura

Il Consorzio Legno Veneto, il 16 marzo scorso, ha incontrato, tramite un collegamento on-line, il dr. Nicola Dall’Acqua nuovo Direttore dell’Agenzia Veneta per l’Innovazione del Settore Primario (Veneto Agricoltura).  Il Presidente del Consorzio Enzo Bozza  ed il segretario Piero Balanza, che hanno consegnato via e-mail anche un documento di proposta relativo ad alcune strategie applicabili nel sistema legno della Regione Veneto e della Provincia di Belluno accompagnato dal disciplinare del marchio  collettivo “Legno Veneto”,  hanno colto l’occasione per porgere al dr. Dall’Acqua le più sincere congratulazioni per la sua recente nomina, nonchè per presentare  le finalità e le attività svolte dal Consorzio;  al riguardo, particolare  interesse ha suscitato nel Direttore la descrizione delle azioni attuate a favore della filiera del legno con il progetto  di ricerca ed innovazione denominato “CORE-WOOD”, approvato dalla Regione e in fase di conclusione a cura della Rete Innovativa Regionale “Foresta Oro Veneto” di cui il Consorzio è il soggetto giuridico ed amministrativo delegato.  Altri temi sui quali dr. Dall’Acqua si è soffermato, chiedendo un approfondimento, sono stati il progetto di costituzione di Consorzi Forestali in Veneto, la valorizzazione del marchio depositato e registrato e, non da ultimo, quello del necessario coordinamento tra i vari attori del sistema istituzionale e di rappresentanza della filiera regionale del legno. Al riguardo, lo stesso Direttore si è impegnato a valorizzare il tavolo di concertazione del comparto ritenendo, tra gli altri, anche il Consorzio Legno Veneto un affidabile e significativo interlocutore della filiera. All’incontro hanno partecipato anche il dr. Giustino Mezzalira di Veneto Agricoltura, quale autorevole esperto del mondo forestale, già rappresentante dell’Agenzia nel Consiglio Direttivo del Consorzio ed il Consigliere del Consorzio dr. Michele Talo, che è intervenuto anche in veste di Direttore del Centro Consorzi/Scuola del Legno di Sedico. A conclusione della riunione tutti si sono dichiarati soddisfatti con l’auspicio che, in breve tempo ed in presenza dopo la pandemia Covid-19, ci si possa incontrare per fare sintesi delle idee e delle proposte, iniziando a programmare le necessarie azioni,  utili per il rilancio del settore foresta-legno regionale, alla luce dei prossimi appuntamenti  e delle risorse che saranno messe a disposizione con il nuovo PSR, il Green Deal ed il Recovery Plan italiano tramite il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

 

22 marzo 2021

LE CITTA’ COME SERBATOI DI STOCCAGGIO DEL CARBONIO – UNO STUDIO FINLANDESE DICE COME: EDIFICI IN LEGNO!

Sebbene gli edifici producano un terzo delle emissioni di gas serra, è emerso che essi potrebbero rappresenterà una delle soluzioni di mitigazione del cambiamento climatico più efficaci in termini di costi. Tra i materiali da costruzione, il legno non solo produce meno emissioni secondo la valutazione del ciclo di vita, ma può anche immagazzinare carbonio. Questo studio mira a stimare il potenziale di stoccaggio del carbonio dei nuovi edifici europei tra il 2020 e il 2040. Sebbene esistano studi su questo tema, essi presentano principalmente stime approssimative o sono basati su un piccolo numero di casi di studio.

Per assicurare una stima affidabile, sono stati selezionati ed esaminati 50 edifici sono stati selezionati e rivisti. È stato calcolato lo stoccaggio di carbonio per m2 di ogni caso calcolato e sono stati identificati tre tipi di edifici in legno in base alla loro capacità di capacità di stoccaggio del carbonio. Infine, sono stati generati quattro scenari di costruzione europei basati sulla percentuale di edifici costruiti in legno e al tipo di edifici in legno. La CO2 annuale catturata varia tra 1 e 55 Mt, il che equivale a un valore compreso tra l’1% e il 47% delle emissioni di CO2 dell’industria del cemento in Europa. Questo studio trova che la capacità di stoccaggio del carbonio degli edifici non è significativamente influenzata dal tipo di edificio, dal tipo di legno o dalle dimensioni dell’edificio, ma piuttosto dal numero e dal volume degli elementi in legno utilizzati nei componenti strutturali e componenti strutturali e non strutturali dell’edificio. Si raccomanda che i responsabili politici che mirano a l’edilizia a zero emissioni di carbonio si concentrino sul numero di elementi in legno negli edifici piuttosto che indicatori più generali, come la quantità di costruzioni in legno, o anche indicatori indiretti dettagliati indicatori indiretti dettagliati, come il tipo di edificio, il tipo di legno o le dimensioni dell’edificio. Viene proposto uno scenario pratico per i decisori europei, e viene discusso il ruolo del legno nella certificazione degli edifici verdi.

Al seguente link l’articolo completo in lingua originale:

https://iopscience.iop.org/article/10.1088/1748-9326/aba134/pdf

SCA.LE-UP: risultati analisi

Sono stati prelevati presso le aziende partner diverse tipologie di residui di lavorazione: truciolo derivante da lavorazione di CLT, refili derivanti dalla lavorazione/assemblaggio di legno lamellare e CLT, legno vergine (Figura 1). Per il prelievo e la preparazione dei campioni da sottoporre ad analisi sono state seguite le rispettive norme ISO di riferimento UNI EN ISO 18135:2018 (campionamento) e UNI EN ISO 14780:2019 (preparazione del campione).

I campioni stessi sono stati conferiti al Laboratorio ABC del Dipartimento TESAF dell’Università degli Studi di Padova, per lo svolgimento delle analisi. Le analisi svolte dal Laboratorio ABC hanno seguito gli standard e i protocolli definiti dalle normative di riferimento accettate internazionalmente.

Allo stato attuale, sono stati analizzati un totale di 6 campioni prelevati presso 3 ditte venete.

Tali campioni sono così suddivisi:

  • 3 campioni di truciolo;
  • 1 campione proveniente dalla lavorazione dei pannelli X-Lam (refilo bordo);
  • 1 campione proveniente dalla lavorazione dei pannelli X-Lam (refilo parte centrale);
  • 1 campione composto da refili misti di legno massiccio e legno lamellare.

I risultati delle analisi dei contenuti degli elementi sopracitati e delle ceneri sono stati confrontati con i valori limite stabiliti dalla UNI EN ISO 17225-2:2014 relativa al pellet e dalla UNI EN ISO 17225-3:2014 relativa alle bricchette (Tabella 2). In Tabella 2 vengono presentati, in forma grafica e riassuntiva, gli esiti ottenuti dalle prove, raggruppati per tipologia di sottoprodotto, rispetto ai valori limite della classe di qualità A1. Dai primi risultati emerge l’ottima qualità dei residui di lavorazione esaminati, rientrando, salvo un’eccezione, nei valori limite della norma per la certificazione del potenziale prodotto in classe A1, con la possibilità quindi di vendita all’utente privato per uso domestico. L’unico valore che supera di poco i limiti della norma è l’azoto. Tale valore, pur rientrante nei limiti della classe A2, deriva da un unico campione composto da refili di CLT e costituito da pezzi di bordo prodotti durante l’assemblaggio dei pannelli, contenenti quindi un eccesso, con conseguente fuoriuscita, di colla poliuretanica.

Sulla base dei primi risultati delle analisi di laboratorio, della raccolta dati tramite consultazione della bibliografia e da sondaggi presso le aziende, verrà redatto uno studio di fattibilità con analisi costi-benefici, che permetterà di esprimere, basandosi su dati scientifici, l’entità del vantaggio economico ed ambientale derivante dall’utilizzazione degli scarti da legno ingegnerizzato come biocombustibile, valutando il loro utilizzo come fonte di energia piuttosto che la loro eliminazione come rifiuto.

In parallelo è stato avviato un confronto con gli enti certificatori di competenza per l’inizio della procedura di prototipazione e certificazione del biocombustibile oggetto di analisi. Sono stati da poco prelevati presso la Ditta Bozza Srl i campioni di bricchetta per le analisi, coadiuvati da @Enama – Ente Nazionale Meccanizzazione Agricola, che ha eseguito una verifica preliminare per analizzare dal punto di vista delle certificazioni i punti di forza e le criticità aziendali della produzione industriale del biocombustibile.

Sulla scorta dei risultati finora ottenuti sia dal progetto CORE-WOOD che da SCA.LE-UP e con il documento redato da ENAMA si potrà sollecitare il legislatore affinché siano aggiornate le normative di riferimento.

MARCHIO “LEGNO VENETO” A GARANZIA DELLA PROVENIENZA LOCALE

 

Il Consorzio LEGNO VENETO, già proprietario dell’omonimo marchio depositato per la prima volta il 5 febbraio 2013, ha provveduto recentemente a formulare una domanda all’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi di sua conversione come marchio collettivo, ai sensi della nuova disciplina. Nell’iter di tale rinnovo, il Consorzio ha provveduto ad aggiornare il regolamento d’uso (disciplinare) onde favorire la sua corretta gestione e soprattutto per mettere a disposizione delle imprese associate, che intendono utilizzarlo, le procedure per certificare la provenienza del legname locale e favorirne la sua valorizzazione come prodotto che nasce e viene lavorato nelle terre di origine.

Il Consorzio Legno Veneto crede nell’identità veneta, in particolare nei valori che sottendono alla produzione del legname derivante dai boschi locali e della sua lavorazione, nella convinzione che “fabbricare” in legno in Veneto sia un valore aggiunto per il consumatore che è bene acquisisca consapevolezza che l’attenzione e la garanzia di una gestione sostenibile del patrimonio forestale, naturalistico ed ambientale del territorio in cui abita, significa anche una maggior vivibilità.

Il marchio collettivo “LEGNO VENETO” vuol essere strumento di garanzia dell’origine, tramite chiara evidenza sul legname utilizzato e sui manufatti prodotti, con l’impegno di dare corretta attuazione alle procedure di controllo per una puntuale gestione della catena di trasformazione.  Acquistare un prodotto in legno veneto significa, pertanto, fare un investimento sulla storia, cultura e tradizione locale, sul lavoro ed imprenditorialità di tante persone, con particolare attenzione alla sostenibilità ambientale, quale obiettivo primario per il sostanziale miglioramento della qualità della vita delle persone.  La volontà e la disponibilità delle imprese ad aderire a standard di certificazione sostenibili sono una premessa imprescindibile per la valorizzazione del settore forestale che deve svilupparsi in un processo di filiera basato sui princìpi di pratiche forestali e di trasformazione sostenibili.

Il marchio collettivo “Legno Veneto” costituisce l’occasione per attuare la strategia di valorizzazione delle produzioni legnose del territorio veneto basandosi su un sistema di rintracciabilità di filiera, dal bosco fino al prodotto finito con lo scopo di offrire al consumatore prodotti legnosi che, oltre alla qualità della materia prima, si caratterizzano per l’origine locale con vantaggi sociali, ambientali ed economici ad essa connessi ovvero con minor impatto sulla produzione di CO2, con un legame alla tradizione locale di trasformazione del legno, con il mantenimento delle funzioni del bosco come bene collettivo, con la valorizzazione della qualità del legname proveniente da foreste ubicate in territori ad alta valenza ambientale certificate.

INTERREG BIGWOOD

Gli edifici in legno vedono un trend in crescita in tutto il mondo e si sono già affermati dal punto di vista ecologico. Nel settore dell’edilizia a più piani, tuttavia, la fiducia nel legno come materiale da costruzione è ancora troppo scarsa in tutto il paese. Il progetto “Bigwood” si concentra sulla creazione di una rete sovraregionale per superare i pregiudizi e le barriere che esistono contro l’edilizia multipiano e di grandi volumi in legno.

Tra le attività che vengono portate avanti nell’ambito del progetto vi è la progettazione e la realizzazione, a carico di Centro Consorzi, di due modellini, uno in scala 1:5 e uno 1:20. Al FabLab toccherà la parte di realizzazione del modello 1:20, mentre la Scuola del Legno è coinvolta nel processo di ideazione, progettazione e realizzazione del modello più grande, scala 1:5. Il modello dovrà rappresentare le principali tecniche costruttive sotto l’aspetto strutturale dell’edilizia in legno.

Le tecniche più diffuse sono quelle del CLT-Cross Laminated Timber e del telaio. La prima utilizza pannelli di legno massiccio composti da 3 a 9 strati incrociati perpendicolarmente, solitamente di abete rosso. Il sistema di costruzione timber frame (detto anche “a telaio”), invece, prevede la realizzazione della parete portante attraverso un telaio costituito da travi di legno che viene imbottita da pannelli sandwich di legno e isolante. Il modello realizzato dagli studenti della Scuola del Legno dovrà essere una rappresentazione che sarà utilizzata come mappa generale sulla quale saranno posti dei numeri che fanno riferimento a nodi costruttivi fondamentali realizzati in scala 1:1 e che saranno collocati attorno all’edificio. L’utente potrà quindi andare a vedere l’effettiva tecnica realizzativa dei singoli dettagli, nonché dove e come essi siano inseriti nell’edificio.

Per saperne di più su BIGWOOD https://bigwood.projects.unibz.it/

Per seguire gli aggiornamenti del progetto https://www.facebook.com/BigwoodInterreg

 

CORE-WOOD – Riposizionamento competitivo della filiera del legno

POR FESR

POR FESR

È in via di conclusione il progetto di ricerca promosso dalla RIR ForestaOroVeneto. Il progetto affronta i nodi strategici e più critici della filiera del legno, proponendo una serie di azioni concrete per superare le varie problematiche.

Al momento, tra le varie attività, si stanno avviando i programmi pilota di essicazione presso la segheria Saviane Legno Srl. In base ai prodotti che si vorranno ottenere verranno identificate le routine da seguire. Le routine o programmi tracciano le fasi di essicazione, determinando temperature, umidità e tempi, che possono conferire al legname qualità tecnologico-qualitative diverse. La realizzazione dell’impianto bi-modale di essiccazione e sanificazioni del legno – FITOK è stata affidata al partner BIGonDRY, specializzato in tecnologie per l’essiccazione e la vaporizzazione del legno, che ha collaborato con i tecnici di Saviane Legno Srl.

L’impianto è composto da una cella di essiccazione e di sanificazione di 228,3 m3 atta ad ospitare delle cataste di legname di 4,5×2×1,2 m (10,8 m3).

Al variare dell’essenza legnosa (conifera/latifoglia, abeti/larice/faggio) e del prodotto da sottoporre a essicazione (travi, segati, murali, ecc.), si dovranno seguire cicli diversi. Ciò è molto importante se si pensa che il legno, quando entra nei forni, è un materiale vivo, che reagisce agli stimoli. Un’essicazione frettolosa e con alte temperature potrebbe creare fessurazioni anche una volta che il prodotto è stato messo in opera. Oltre a ciò, nell’impianto pilota, si effettueranno osservazioni su come diversi programmi influenzano parametri come resistenza agli agenti biotici e abiotici e trasmittanza termica e acustica

Fiera & festival delle foreste Consorzio Legno Veneto

Fiera & festival delle foreste – Longarone 2020

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Fiera & festival delle foreste Consorzio Legno Veneto

 

Il Consorzio Legno Veneto con una rappresentanza di ditte associate e la Rete Innovativa Regionale Foresta Oro Veneto hanno partecipato alla 2^ edizione della Fiera & Festival delle Foreste tenutosi a Longarone nei giorni 11-12 e 13 settembre 2020. Quest’anno il format dell’evento è stato proposto con due tipologie di iniziative ovvero il Festival, tenutosi nei padiglioni di Longarone Fiere con gli stand di rappresentanza di Enti ed Istituzioni fondato su un programma di importanti eventi formativi e informativi costituiti da convegni e workshop indirizzati al mondo istituzionale, associativo, della formazione e della ricerca e la Fiera, con la rassegna ed esposizione delle macchine ed attrezzature forestali delle ditte commerciali del territorio,  ubicata direttamente “sul campo” e cioè in Pian Rosada-Cansiglio ove i visitatori hanno avuto modo di accedere ai cantieri dimostrativi  di sramatura e taglio dei tronchi con processore e la frantumazione delle ceppaie di Veneto Agricoltura.  Fiera & Festival delle Foreste, quest’anno, si è arricchita anche della positiva sinergia con Paulownia Italia srl.  (organizzatore delle fiere FORLENER e BOSTER) ovvero delle migliori esperienze di organizzazione di eventi nel settore forestale.  L’obiettivo di realizzare una manifestazione capace di offrire un’ampia vetrina sul mondo produttivo delle filiere del legno e un’efficace azione di sensibilizzazione delle amministrazioni e dell’opinione pubblica sul tema della valorizzazione sostenibile del patrimonio forestale italiano, è stato quindi centrato anche se condizionato dalle dovute e necessarie precauzioni applicate per l’emergenza Covid-19.

Fiera & festival delle foreste Consorzio Legno Veneto

La Rete Innovativa Regionale Foresta Oro Veneto ha fatto la sua parte organizzando sabato 12 settembre 2020 un convegno di presentazione dei primi risultati del progetto CORE WOOD concernente le prospettive future della filiera del legno secondo un piano strategico di riposizionamento competitivo nello scenario socio-economico macro-territoriale.

La presenza e l’impegno della RIR Foresta Oro Veneto, in collaborazione con il Consorzio Legno Veneto e la Scuola del Legno del Centro Consorzi, è stata apprezzata dagli organizzatori e dai visitatori che hanno partecipato alla Fiera & Festival. In particolare,  il convegno ha suscitato un ampio e positivo interesse dei partecipanti  in considerazione degli interessanti e qualificati interventi tra cui  quello  del Presidente del Consorzio Progetto Legno Veneto Sig. Enzo Bozza, del Direttore del Centro Consorzi dr. Michele Talo, del dr. Enrico Cancino project manager che ha introdotto i temi e la loro articolazione nel progetto Core Wood,  il dr. Ivan Russo dell’Università di Verona-DEA che ha spiegato il percorso di riposizionamento, dalla filiera a supply chain, del legno,  il dott. Emanuele Cesprini dell’Università  di Padova-TESAF che ha approfondito il tema dell’analisi degli scarti lignei con residui di colle, unitamente ai dr. for. Giacomo Piazza e Daniele De Barba che hanno invece introdotto ai presenti le linee guida del nuovo progetto SCA.LE.-UP (utilizzo innovativo e valorizzazione degli scarti lignei).

Fiera & festival delle foreste Consorzio Legno Veneto

Particolare gradimento ha avuto l’iniziativa del Consorzio Legno Veneto di proporre il trasferimento con bus navetta, all’uopo organizzato, di tutti i partecipanti al convegno a Pian Rosada in Cansiglio per visitare insieme la rassegna e l’esposizione delle macchine ed attrezzature forestali, nonché i siti ove sono stati eseguiti dei lavori di sistemazione delle strade di penetrazione boschiva a cura della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.

Durante i tre giorni del Festival il Consorzio Legno Veneto ha organizzato anche un proprio stand ove si è potuto osservare l’organizzazione in filiera delle varie fasi del processo produttivo di gestione del legno, partendo dalla foresta ed arrivando ai manufatti derivanti dal lavoro e dall’ingegnerizzazione del legno, fino alle opere finite. E’ nella piena convinzione di tutti gli associati al Consorzio l’importanza di impegnarsi per promuovere ogni iniziativa utile ad affermare il valore dell’uso del legno, con particolare riguardo a quello locale, per la valorizzazione della filiera e di tutti i suoi attori principali come i proprietari forestali, le imprese boschive, le segherie, carpenterie e falegnamerie. A due anni dall’evento calamitoso di Vaia 2018  molto è stato fatto, ma rimane ancora molto da fare in particolare soprattutto nel sostegno dei proprietari delle superfici boscate, nonché nello sviluppo del comparto produttivo  in tutte le sue articolazioni, convinti  della necessità che i riflettori siano sempre accesi sulle problematiche della filiera del legno veneto, affinché sia sempre desta l’attenzione delle Istituzioni, per il dovuto sostegno alle imprese, nonché dell’opinione pubblica per stimolare le coscienze sui valori dello sviluppo sostenibile ed economico della montagna  nel pieno rispetto degli standard ambientali.[/vc_column_text][vc_btn title=”Scarica la brochure finale di progetto” style=”3d” color=”success” align=”center” css_animation=”bounceIn” link=”url:https%3A%2F%2Fdrive.google.com%2Ffile%2Fd%2F1ePzfFZA895skM7L6CEybIbXvT5FhmU9M%2Fview||target:%20_blank|”][vc_separator color=”white” border_width=”5″][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_video link=”https://www.youtube.com/watch?v=DSNfwt5sh68″][/vc_column][/vc_row]

Convegno “Risultati del progetto CORE-WOOD”

La Rete Innovativa Foresta Oro Veneto ed il Consorzio Legno Veneto propongono a tutte le ditte ed agli operatori della filiera del legno locale un importante convegno, di seguito presentato, che si terrà alla Fiera & Festival delle Foreste il 12 settembre 2020 a Longarone Fiere.

Seguirà visita di tutti i partecipanti, tramite bus navetta, ai cantieri forestali di Pian Rosada – Cansiglio e Val Scura.

 

Convegno CoreWood

Foresta

Comunicato stampa estratto dal sito del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali

Foreste: via libera dalla Conferenza Stato Regioni al fondo per le foreste italiane 2019 e alla ripartizione 2020-2021. Subito a disposizione 3milioni 720mila euro. 

Bellanova: “Valorizziamo e tuteliamo il nostro patrimonio boschivo e gli uomini e le donne che operano nel settore e ne garantiscono la strategicita”

06/08/2020

“Proseguiamo a valorizzare e rafforzare la tutela, la resistenza e la resilienza del nostro territorio forestale e montano, rendendo finalmente disponibili le risorse del Fondo per le foreste italiane. Un investimento importante per il nostro Paese, ricoperto per un terzo da foreste e boschi, radicati soprattutto in collina ed in montagna e che costituiscono un patrimonio nazionale strategico, anche grazie alla biodiversità che la identifica”. Così la Ministra delle politiche agricole alimentari e forestali Teresa Bellanova commentando l’intesa raggiunta oggi in Conferenza Stato Regioni sul Fondo per le foreste italiane 2019 e sulla ripartizione di quello 2020-2021.”Con lo stanziamento del Fondo 2019, per 2 milioni di euro, raggiungiamo due obiettivi. Veniamo finalmente incontro alle legittime esigenze delle Regioni e delle Province autonome colpite dalla tempesta Vaia e con le risorse restanti, ripartite tra tutte le Regioni e le Provincie autonome, garantiamo tutela e conservazione degli alberi monumentali. Quindi – sottolinea la Ministra – sblocchiamo contestualmente e da subito parte delle risorse del Fondo Foreste 2020-2021, per altri 1milione 720mila euro su complessivi 7milioni 700mila euro”. Risorse importanti finalizzate alla tutela, valorizzazione, monitoraggio e diffusione della conoscenza delle foreste italiane, e che a partire dal 2022 saranno pari annualmente a 5,2 milioni di euro. Per quanto riguarda il Fondo Foreste 2020-2021, lo stanziamento biennale di 1.720.000 punta a sostenere il progetto pluriennale relativo a informazione e formazione professionale per il settore forestale italiano denominato “For.Italy”, e guidato dalla Regione Piemonte in base all’ accordo già condiviso con tutte le Regioni.

Un progetto rilevante, che mira a definire un unico standard formativo nazionale per “Istruttore forestale”, riducendo e contemperando, così, il divario esistente in tema di qualificazione del capitale umano e imprenditoriale in particolar modo tra le diverse regioni, per raggiungere livelli omogenei di formazione e crescita professionale degli operatori e delle imprese forestali in tutte le aree territoriali del Paese.

Una conferma dell’attenzione e del sostegno del Ministero delle politiche agricole e forestali alle donne ed agli uomini che operano nel settore forestale, divenuta ancor più urgente dopo la pubblicazione dei decreti dedicati rispettivamente ai criteri per la formazione professionale degli operatori forestali e alla creazione degli albi regionali delle imprese forestali. “Contiamo di poter definire, con successivo provvedimento, anche lo stanziamento delle risorse residue per gli anni 2020-2021, finalizzate a finanziare ulteriori attività rilevanti come la Carta Foreste d’Italia”, conclude la Ministra Bellanova.

La Rete Innovativa Foresta Oro Veneto e il Consorzio Legno Veneto al Festival & Fiera delle Foreste a Longarone Fiere

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La Rete Innovativa Foresta Oro Veneto in collaborazione con il Consorzio Legno Veneto sarà presente alla seconda edizione del Festival & Fiera delle Foreste dell’11-12-13 settembre 2020 a Longarone Fiere. La partecipazione sarà caratterizzata dall’allestimento di uno stand tematico ove le ditte partecipanti al progetto CORE WOOD e socie del Consorzio potranno attivare tutte le azioni di promozione utili a valorizzare il proprio lavoro ed i loro risultati produttivi, tramite foto, materiale pubblicitario o manufatti.

A sostegno del festival, relativamente alla parte riguardante la fiera, quest’anno, Longarone Fiere, ha anche programmato di organizzare in Cansiglio, in collaborazione con Boster Nord Est, Paulownia srl. e Veneto Agricoltura una rassegna espositiva/commerciale all’aperto con dimostrazioni di macchine ed attrezzature forestali per l’esbosco e prima lavorazione del legno, che si spera possa trovare l’interesse degli addetti ai lavori. Durante il festival in data 12/09/2020  la Rete Innovativa Foresta Oro Veneto ha altresì programmato, a partire  dalle ore 10.00,  l’effettuazione di importante un convegno, alla presenza di qualificati relatori e con la consegna della relativa pubblicazione, sui risultati definitivi del progetto Core-Wood con la descrizione delle azioni sviluppate dal sistema delle imprese e dal mondo accademico per il riposizionamento competitivo della filiera del legno.

Purtroppo, per giustificate motivazioni dovute all’emergenza Covid-19, è stata cancellata dal calendario l’edizione 2020 di Agrimont che, in un primo tempo, era stata aggregata al Festival & Fiera delle Foreste, dopo lo slittamento dell’edizione primaverile.  Ad ogni buon conto il Consorzio ha comunque confermato la sua presenza al Festival & Fiera delle Foreste, convinto dell’importanza di non mancare, pur in un periodo reso difficile da una congiuntura economica e sociale particolarmente negativa, soprattutto per onorare le peculiari finalità e principi di sostegno ed aggregazione consortile delle imprese venete della filiera del legno.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text][/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][dt_gap height=”30″][vc_column_text]Foresta oro Veneto[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text][/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][/vc_column][/vc_row]